“Preservare la Luce”, il poeta Jean Flaminien ai Castelli Romani

Grande partecipazione sabato scorso nella sala Convegni del Monastero Esarchico di Santa Maria (Abbazia San Nilo) a Grottaferrata in occasione del Convegno regionale dal titolo “Preservare la luce – Il poeta Jean Flaminien ai Castelli Romani”, un’occasione unica per presentare le opere del grande poeta contemporaneo francese. L’evento, organizzato dall’Associazione dei Nuovi Castelli Romani, ha visto la partecipazione, oltre che dello stesso Flaminien, letterato di origini guascone essendo nato, appunto, a Aire—sur—l’Adour nelle Lande, del Sindaco di Grottaferrata, Gabriele Mori, il quale ha ricordato come la cultura giochi un ruolo determinante nella vita di una comunità. Flaminien ha vissuto a lungo sulle rive del fiume e nella foresta dei luoghi natii dedicandosi alla riflessione e facendosi espressione di una poesia nuova, meditativa e in costante divenire. Il suo animo contemplativo, assorto nel recepire le voci della Natura, lo ha spinto ad isolarsi contribuendo con ciò ad accrescere l’indiscutibile alone di mistero che caratterizza la sua personalità. E, tuttavia, il distacco non gli ha impedito, sia sul piano professionale (è stato diplomatico conciso, per la Francia, in Marocco e nei Paesi Bassi), sia su quello squisitamente letterario e poetico, di costellare il suo cammino d’importantissimi incontri (da Char a Saint—John Perse, da Michaux a Cioran, da Bonnefoy a Borges, dai quali, non solo ha ricevuto sincera amicizia ma sicura e piena ammirazione), nonché d’assumersi l’incarico di dirigere note collane delle maggiori Case Editrici francesi ed europee. Personaggio schivo, umile ed autentico, dunque, il Nostro, come si addice ai poeti di valore. Nella sua ricerca, l’autore si sforza di perseguire un nuovo impegno spirituale della Poesia, nella trascendenza di una Terra dove anche la Natura sia dispensatrice di Grazia. Presso Book Editore (Bologna), oltre al recentissimo “Preservare la luce” – presentato lo scorso 21 aprile – sempre nella traduzione di Marica Larocchi, presente anche lei al convegno, Flaminien ha pubblicato: “Soste, fughe” (2001), “Graal portatile” (2003), “Pratiche di spossessamento” (2005), “L’acqua promessa” (2009).

Tra i presenti la professoressa Licia Ricci, docente di Lettere dell’Istituto Manin di Marino, e il professor Carmelo Pandolfi, dirigente scolastico dell’Istituto Benedetto XV di Grottaferrata, che hanno fatto da moderatori, i critici letterari Franco Campegiani e Sandro Angelucci, e Massimo Scrignoli della Book Editore. «Siamo lieti – ha dichiarato il Presidente di Ncr Ettore Pompili – di realizzare questo importante evento culturale in sinergia con i due poeti e saggisti Franco Campegiani e Sandro Angelucci che ci hanno messo in contatto con l’Autore. Ringrazio anche l’Archimandrita Padre Emiliano Fabbricatore per la costante disponibilità e i Sindaci dei Comuni di Grottaferrata, Marino e Ciampino per aver aderito all’iniziativa. Avere oggi con noi un grande della poesia contemporanea come Jean Flaminien significa diffondere il pensiero profondo e di grande spessore di questo personaggio».

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