“Quel fascino ambiguo del cervello”

Il professor Guido Brunetti vive e lavora a Roma. Ha tenuto lezioni nelle Università di Roma, Lecce e Salerno ed è autore di numerosi libri che spaziano nei più diversi campi delle neuroscienze, della psichiatria e della psicoanalisi. Autorevoli studiosi, citiamo per tutti il professor Raffaello Vizioli, neuroscienziato di fama mondiale, hanno definito Brunetti un “umanista- scienziato”. Edoardo Boncinelli, altro famoso neuro scienziato, ha dichiarato che Brunetti è “uno dei pochi autori capaci di scrivere un libro sul cervello, la mente e la coscienza”.
In occasione della presentazione del suo nuovo libro “Quel fascino ambiguo del cervello umano”, avvenuta giovedi 20 Marzo a Nemi presso Palazzo Ruspoli, abbiamo rivolto alcune domande al professor Guido Brunetti.

Di cosa parla il ultimo libro?
Il mio libro “Quel fascino ambiguo del cervello umano” comprende 36 saggi che raccontano le splendide scoperte e i fantastici ultimi progressi della nuova scienza del cervello e della mente. Nell’ampia gamma delle ricerche filosofiche e scientifiche non c’è argomento più affascinante di quello che cerca di comprendere il cervello e la mente. Per i neuroscienziati, è la sfida più rivoluzionaria del XXI secolo, la più grande e straordinaria

avventura mai tentata dalla specie umana.

C’è una precisa motivazione per cui oggi ha deciso di presentare il suo libro nella cittadina di Nemi?
Nemi è una terra che amo e che per me è il luogo dell’ anima, della mia anima. Un luogo di poesia, magia e incanto dei Castelli Romani. Ogni volta che vi giungo, ed è una frequentazione costante -da anni la domenica siamo quasi sempre qui- Nemi ha il potere misterioso e magico di suscitare in me sempre nuove emozioni, rinnovando continuamente tutta la sua fascinazione. E’ una condizione dello spirito che Seneca chiamava “integra levitas” (limpida leggerezza), in cui si è “governati dal buon Dio”. A Nemi ho trascorso gli anni dell’adolescenza, studiando sino alla

soglia del liceo nel collegio dei Padri Mercedari, portatovi dal direttore, che era stato un alunno di mio zio, ricevendo una solida formazione intellettuale, morale e spirituale, nel solco di quella familiare. Negli anni ho poi continuato a frequentare Nemi con la mia famiglia. Qui ho anche presentato altri miei libri e tenuto conferenze. Ci sono state poi anche alcune importanti iniziative realizzate con le scuole.

Perché ha scelto come titolo del suo libro proprio “Quel fascino ambiguo del cervello umano”?
Il cervello è

una struttura fantastica. E’ stato paragonato ad un organo di chiesa, ad una sinfonia. Ma il cervello ha anche un fascino ambiguo per il fatto che questa massa gelatinosa può produrre il Requiem di Mozart e la Cappella Sistina, viagrasansordonnancefr.com ma anche Auschwitz, Hiroshìma e le patologie e le tragedie e le malvagità della vita quotidiana. E’ il miracolo del cervello, il quale con i suoi 100 miliardi di neuroni e un milione di miliardi di connessioni, cioè di collegamenti tra neuroni, è considerato la struttura più complessa e straordinaria dell’universo conosciuto. Una realtà già intuita da scrittori e poeti. Emily Dickinson, la più grande poetessa degli Stati Uniti in una bellissima poesia del 1861 cosi recita: ‘Il cervello è più grande del cielo, il cervello è più profondo del mare’.

Il libro è comprensibile per tutti o solo per gli addetti ai lavori?
È comprensibile per tutti, consigliato e adatto a tutti, non solo ai medici, perché scritto in maniera chiara e brillante. A questo proposito Il prof. Rapisarda ha detto del mio libro che è uno strumento prezioso non solo per medici e psichiatri, ma anche per insegnanti, genitori, studenti e gente comune.

Il neuro scienziato Edoardo Boncinelli ha detto di lei: “Brunetti è uno dei pochi autori capaci di scrivere un libro sul cervello, la mente e la coscienza”. Cosa l’affascina del cervello umano?
La cosa bella di accostarsi al cervello è che questo è una delle più grandi avventure perché si rinnova minuto per minuto, è un miracolo, si creano di continuo nuove sensazioni, nuove idee, è imprevedibile. Il cervello, la mente, la coscienza nascondono ancora abissi di ignoranza. Noi, siamo solo all’inizio.

 

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