“L’iperomocisteinemia quale fattore di rischio in medicina”

Si è svolta con una forte partecipazione di pubblico la conferenza scientifica regionale sulla prevenzione delle patologie degenerative dal titolo “L’iperomocisteinemia quale fattore di rischio in medicina”, organizzata dall’Associazione Dei Nuovi Castelli Romani sabato 24 gennaio in collaborazione di Juice Plus. Quest’ultima è un’ azienda leader nella produzione di nutriceutici ed è da anni impegnata anche nello studio e nel trattamento dell’iperomocisteinemia. Ha ospitato l’iniziativa il Monastero esarchico di Santa Maria di Grottaferrata che, il Presidente di Ncr Ettore Pompili nei saluti iniziali, ha ringraziato per la consueta disponibilità. Nell’aprire i lavori Pompili ha anche rivolto un grazie ai medici di base e pediatri di famiglia che hanno partecipato alla realizzazione di tale iniziativa. Infatti erano presenti sabato mattina il Dottor Luigi Galieti, il Dottor Carlo Fulgenzi, il Dottor Vilfredo Taglieri e la Dottoressa Giulia Battisti. Tutti appartenenti all’Asl RmH. L’evento, rivolto prevalentemente ai medici, ha visto comunque un’ampia partecipazione di addetti ai lavori e non perché è stato per tutti un interessante momento culturale.

Infatti l’Azienda Sanitaria Locale RmH che ha patrocinato l’iniziativa era presente in platea con varie professionalità mediche, mentre il Dirigente Sanitario, Dottor Amedeo Cicogna, è intervenuto per dare inizio ai lavori dopo il saluto del Presidente di Ncr. La conferenza è stata patrocinata anche dalla Presidenza della Regione Lazio e dal Comune di Grottaferrata. L’Amministrazione del Sindaco Ghelfi ha inviato a presenziare l’iniziativa i propri delegati che hanno portato ai presenti il saluto del Comune. Per i comuni dei Castelli Romani, erano presenti anche l’Assessore alla sanità del Comune di Marino Salvatore Guerra ed il Sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia. È intervenuto durante i lavori anche il vice presidente del Consiglio della Regione Lazio, Onorevole Bruno Prestagiovanni, che ha sottolineato l’importanza dell’associazionismo e di iniziative come questa, realizzata da Ncr, perché «fanno rete per divulgare e diffondere nozioni scientifiche alla cittadinanza».

Il coordinamento scientifico della manifestazione è stato affidato al Prof Claudio Letizia che nella sua relazione d’apertura ha sottolineato i forti rischi cardiovascolari legati all’iperomocisteinemia ed al tempo stesso l’importanza del medico generale che deve “sapere tutto di tutti”. È stato invitato a moderare il convegno il professor Luigi Casella, Direttore Uoc Medicina Interna ospedale “San Sebastiano” di Frascati. Il primo relatore della giornata è stato il dottor Attilio Marchese, flebologo, che ha definito l’omocisteinemia il killer del terzo millennio. A seguire gli interventi del Dottor Henos Palmisano e della Dottoressa Emanuela Conti, entrambi con la specializzazione di patologo clinico, che hanno parlato della loro esperienza di laboratorio nella relazione “Omocisteinemia e medicina di laboratorio”. L’ultimo degli interventi in programma è stato il Dottor Guido Briotti, oculista, che ha presentato la sua relazione “Iperomocisteinemia e complicanze oculari e prevenzione”.

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